Spoleto 2020, pp. VII-150, ISBN 9788868093044
Nel corso del Medioevo l’area marchigiana è caratterizzata da un accentuato policentrismo: le vicende politiche, istituzionali e sociali non si concentrano nelle maggiori città, come nel resto dell’Italia comunale, ma interessano numerosi centri di medie e piccole dimensioni di cui è fondamentale comprendere come abbiano agito e quale sia stato il ruolo nelle dinamiche regionali. Il libro ripercorre la storia di Cingoli, un piccolo castrum che in tale contesto assume un valore paradigmatico, mostrando di agire e di rappresentarsi come una grande città e che,pur privo di sede episcopale, riesce a costruire nel XIII secolo la sua identità cittadina attorno alla figura del santo vescovo Esuperanzio. E sarà proprio l’autocoscienza cittadina a costituire la più appropriata chiave di lettura attraverso cui esplorare le vicende di cui il castrum Cinguli è protagonista.
Contents:
Introduzione - I. La nascita del castrum e la costruzione del territorio - I.1. Il castrum medievale - I.2. L’espansione dell’area giurisdizionale - I.3. L’organizzazione del districtus - II. Il quadro istituzionale - II.1. Il comune consolare - II.2. La prima fase del comune podestarile (1204-1230) - II.3. La seconda fase del comune podestarile: il castrum Cinguli tra Chiesa ed Impero (1231-1280) - II.4. Le lotte di fazione - II.5. Nascita ed evoluzione di una signoria - III. Uno spazio economico in filigrana - III.1. Prestatori, commerci e produzione tessile - III.2. Un piccolo castrum con molti notai - IV. La città di pietra - IV.1. L’enigma città - IV.2. Articolazione e occupazione dello spazio urbano - Conclusioni - Appendice - Bibliografia - Indice dei nomi e dei luoghi.