Spoleto 2011 (ristampa anastatica), pp. 538.
Eretici e ribelli è un titolo bello ed indovinato, perché già lascia intendere cosa attende il lettore, che infatti incontrerà in queste pagine le vicende di una varia umanità del Trecento umbro: fraticelli in clandestinità alla ricerca di un francescanesimo più vero, frati Minori che tentano di rovesciare il papa di Avignone, di ribelli politici (come Muzio di Assisi) più o meno forzatamente divenuti eretici, di avventurieri, come Paolo Zoppo, che accostavano la predicazione di una Chiesa povera a relazioni erotiche con le proprie seguaci. Apparsi “a puntate” alla fine dell’Ottocento, e mai più ripubblicati, accessibili sono nelle biblioteche che posseggano la serie completa del Bullettino della Regia Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, si ristampano qui con i loro titolo originale i pionieristici studi di Luigi Fumi sull’Umbria di primo Trecento. Importanti in particolare per il recupero di fonti inedite, questi lavori, finalmente apprezzabili nella loro unitarietà, aprono un’ulteriore finestra sugli anni che a ragione sono stati definiti “età dei processi”. In questi documenti, la macchina inquisitoriale si mette in moto in particolare contro i “fraticelli”, i francescani ribellatisi a Giovanni XXII e le comunità cittadine accusate di aver dato loro appoggio. Emergono quindi le varie forme di dissidenza francescana: gli ascetici seguaci di Angelo Clareno, rifugiati nei loro eremi quasi irraggiungibili, ma anche i partigiani di Michele da Cesena, legati al fragile disegno di una riscossa imperiale contro il papato. Si manifestano anche, ed in maniera inequivocabile, trame politiche dove la scelta di campo, per il papato o per l’impero, da parte delle comunità cittadine è strettamente legata ai complessi giochi di egemonie ed equilibri politici locali. Con il che l’Inquisizione scrive in questi anni un altro, significativo capitolo della sua storia: mentre perde vigore la lotta contro i boni christiani dualisti, in questi anni s’impone drammaticamente il conflitto tra frati francescani inquisitori e ad altri francescani perseguiti dai loro stessi confratelli per il modo in cui difendevano della povertà di Francesco.
CONTENTS:
R. Lambertini, Premessa alla ristampa - I. Mali auspicii del pontificato di Giovanni XXII e congiura contro la vita del Papa - Il corno serpentino della contessa di Foix prestato al Papa - Superstiziosi e malvagi - Dottrine religiose e politiche - Agitazione nella città della Chiesa - Ribellione di Assisi: furto del tesoro pontificio commesso da Muzio di Francesco: violenze contro guelfi e contro ecclesiastici - Perugia contro Assisi - Sentenze contro Muzio e contro Assisi - II. Federico da Montefeltro e suo carattere - Occupa Spoleto - Accusato d’idolatria - Federico da Montefeltro e la sua necromanzia - Necromanzia in corte d’Avignone e presso i Visconti di Milano: Dante mago? - Articoli varii d’idrolatria esposti dagli Inquisitori - Le pratiche di Federico e le teorie di frate Bentivegna da Gubbio di libero spirito - Azione della Chiesa e fine miseranda del Montefeltro - Guerra contro Spoleto - Resistenza della città - Immanità commesse contro i guelfi - Giustificazioni degli storici contraddette dai documenti - Provvedimenti del Papa - Spoleto assediata e vinta - Sopravvento de’ perugini non gradito dal Papa poi conciliato - III. Grazie pontificie a Perugia e rigori per i ribelli - Processo contro il vescovo d’Arezzo - Punizione inflitta ad Assisi - Esilii e confische in Spoleto - Triste condizione della città e del Ducato - Giudizi e condanne del Rettore del Ducato e dell’Inquisitore - Rettore e tesoriere - Abusi - Ufficio dell’Inquisizione e sue sentenza - Gravità della rivolta religiosa e politica nell’Umbria - Agitazione nelle città: loro resistenza - I ribelli fanno centro in Spello per un movimento collettizio - Qualità dei capi della congiura di Spello - Tentativi in Foligno e Spoleto - I Comuni attratti nella congiura contro il Rettore - Profilo storico - IV. Tendenze di ribelli a danno di ecclesiastici: occupazione della Abbazia di S. Quirico di Bettona - Tendenza anco maggiore nei ribelli delle città umbre soggettate al Rettore del Patrimonio - Rivolta di Città di Castello: lega di Perugia con Firenze, Siena, Orvieto per Città di Castello - Rivolta di Narni per Miranda e Strocone: il Papa concilia - Rivolta di Rieti: diffidenza con Vescovo che è violentato e scacciato - V. Rivolta di Todi: suo spirito antiguelfo e antipatrimoniale: eretici in Todi: si acclama Signore il Bavaro e si invita in città: tentativi di opposizione della parte guelfa: ingresso del Bavaro e dell’Antipapa in Todi: il vicario imperiale Sciarra Colonna: trattative per il ritorno della città alla Chiesa ritardate per il possesso di S. Gemini - Rivolta di Amelia: parteggia per il Bavaro e per l’Antipapa: disordina contro il Papa; contrasta col Rettore del Patrimonio; come Todi, segue lo scisma - VI. Società segrete e movimento politico-religioso - Libero spirito rifioritura del paterinismo - I Fraticelli e le passioni politiche - Angelo Clareno capo de’ Fraticelli: suoi seguaci nell’Umbria - Loro opinioni: si attribuisce loro il libero spirito: beghini di Provenza e spirituali dell’Umbria: Paolo Zoppo - Clareno - P. Michele da Cesena - Suoi seguaci: processo contro Todiui 13 1XX14.HAJ 4/4/11 e frati di San Fortunato: giustizie eseguite in Roma - Conclusione - Appendici - Indice dei nomi di persona - Indice dei nomi di luogo.
ISBN 978-88-7988-236-1