Spoleto 2013, pp.676, ISBN: 978-88-6809-028-9
Il libro descrive la situazione politica di una città dell’importanza di Arezzo in un secolo chiave della civiltà comunale, il Duecento. Allargando il discorso tuttavia l’analisi spazia anche sugli aspetti economici e culturali, per focalizzarsi sulle strutture e sugli uomini che detenevano i vari poteri concorrenti nell’aretino. L’orizzonte comunale e cittadino è infatti solo uno dei possibili scenari nei quali si confrontavano poteri eterogenei e non necessariamente contrapposti. Appare così l’importanza della chiesa locale, rappresentata dal vescovo e dal capitolo cattedrale, di monasteri regi, come la badia di s. Fiora e Lucilla, di un ordine che nella diocesi aretina aveva avuto la nascita, come quello camaldolese. Tali enti, affiancati da stirpi nobili del contado, controllavano una buona parte del comitatus, e il comune doveva tenerne conto nei suoi progetti di espansione. Ma ciò che appare importante è che in questo secolo il confronto non fosse sempre armato e che il fuoco dei vari interessi concomitanti fosse quasi sempre la città, che si avviava perciò a diventare il centro di riferimento di quel territorio poi definito aretino, senza per questo controllarlo direttamente in toto. Spicca a questo proposito la differenza con la politica messa in atto dalle città vicine, in primo luogo Firenze, ma anche Perugia e Siena, che pur con alcune diversità importanti impostarono tutte un rapporto più diretto con il proprio contado.
Indice:
Introduzione
I.1. Comuni e Signorie: città e contado nella recente storiografia - I.2. Panorama delle fonti aretine
PARTE I - LA CITTÀ
1. IL QUADRO URBANO
1.1. La città: considerazioni topografiche e demografiche - 1.2. Paesaggio urbano e ruoli sociali: torri, regolamentazione urbanistica ed espansione dell’abitato - 1.3. Attività economiche urbane - 1.4. Diritto e cultura
2. IL COMUNE
2.1. Il comune di Arezzo nel XIII secolo: strutture - 2.2. Vicende politico-istituzionali di Arezzo nel Duecento - 2.3. Il comune di Arezzo nel XIII secolo: protagonisti
3. GLI ENTI ECCLESIASTICI CITTADINI
3.1. I vescovi di Arezzo - 3.2. Il capitolo cattedrale - 3.3. La badia delle sante Fiora e Lucilla - 3.4. Camaldoli e i monasteri camaldolesi
PARTE II - IL CONTADO
4. IL QUADRO TERRITORIALE
4.1. Il contado aretino - 4.2. L’economia rurale
5. IL CONTROLLO COMUNALE E LA PRESENZA PUBBLICA
5.1. Il processo di “comitatinanza” - 5.2. Il controllo del contado e le forze attive in esso
6. LA PRESENZA ECCLESIASTICA
6.1. Chiesa e territorio - 6.2. I vescovi e il contado aretino - 6.3. La presenza camaldolese
7. LA SIGNORIA
7.1. Il vescovo signore - 7.2. La signoria della canonica - 7.3. Il declino della signoria della badia - 7.4. La signoria camaldolese - 7.5. La signoria laica
8. IL CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ MOLITORIA
APPENDICE
Tabella 1. I personaggi attivi nel Comune (1214-1311) - Tabella 2. I personaggi legati alle fazioni - Tabella 3. I personaggi legati alle Arti - Tabella 4. Attestazioni dei canonici della cattedrale e della pieve fra 1216 e 1310 - Tabella 5. Castelli del vescovo - Tabella 6. Castelli del capitolo - Tabella 7. Castelli della badia - Tabella 8. Castelli camaldolesi Tabella 9. Molini del vescovo - Tabella 10. Molini del capitolo - Tabella 11. Molini della badia - Tabella 12. Molini camaldolesi - Tabella 13. Molini comunali.
CARTINE - BIBLIOGRAFIA E FONTI EDITE UTILIZZATE - INDICE DEI NOMI