Spoleto 2022, pp. XXIV-188, tavv.
f.t. 10, ISBN 9788868093532
La
passione per lo studio del greco, già riscontrabile nella seconda metà del
Trecento, la fondazione della Accademia neoplatonica, la propensione verso il
collezionismo di prestigio di codici manoscritti greci, oggetti d’arte ed icone
provenienti dall’impero romano d’Oriente, in via di dissoluzione tra 1453 e
1465, fenomeni propri del Quattrocento, qui rimangono sullo sfondo di un grande
progetto che impegnò la oligarchia di finanzieri, banchieri e grandi mercanti
che governava il Comune di Firenze, a partire dall’entrata in possesso del
porto di Pisa nel 1404, ma la cui origine va cercata nei possessi signorili e
negli interessi finanziari degli Acciaiuoli fiorentini nella penisola Ellenica:
il progetto di dare vita ad una Romània
fiorentina da sviluppare in concorrenza con quelle veneziana e genovese. La
concessione da parte del basileus dei
Romani Giovanni VIII Paleologo di privilegi commerciali al termine dei lavori
del Concilio che sancì l’unione delle chiese che Firenze si era premurata di
ospitare nell’inverno-primavera del 1439, si configurò come l’obiettivo e il
momento centrale del progetto. Una pagina di storia delle relazioni tra le
città italiane e l’impero romano Orientale nell’ultima fase della sua esistenza
territoriale poco frequentata, ma che tra Costantinopoli e Firenze passa per
Atene, Corinto, le isole dell’Egeo, Venezia e Milano.
Contents:
A. Carile, Prefazione
- Introduzione - Abbreviazioni usate - I. Il progetto di una Romània fiorentina: fine 1300-1439 - I.1.
L’interesse del Comune di Firenze per la Romània e il ruolo giocato
dalla presenza degli Acciaiuoli nella penisola Ellenica - I.2. Il progetto di una Romània fiorentina si fa forte
della possibilità di organizzare il Concilio delle chiese a Firenze: 1436-1439 - I.3. Il basileus dei Romani a Firenze (febbraio-agosto
1439) - II. La Romània fiorentina
e Bisanzio: 1439-1453 - II.1. Ancora su crisobolli e πρoστάγματα: l’ambiente
culturale fiorentino e Bisanzio al tempo del Concilio - II.2. Dopo il Concilio, verso la caduta di Costantinopoli:
1439-1453 - III. 1459, la memoria: Giovanni VIII
Paleologo e i romei a Firenze, Cosimo e i magi di Benozzo - III.1. Giovanni
VIII Paleologo come mago Baldassarre nell’affresco di Benozzo di Palazzo Medici
a Firenze (1459-1464) - III.2. Il quadro storico:
considerazioni - III.3. Di nuovo: i magi di Benozzo - III.4. I tanti profili di Giovanni Paleologo nel secondo
Quattrocento: la discussione - Tavole - Bibliografia - Indice degli autori - Indice dei nomi - Indice dei luoghi - Indice delle fonti.