Spoleto 2023, pp. X-262, tavv. f.t. 14, ISBN 9788868093921
Nell’Europa medievale le foreste erano parte
integrante e funzionale di un ecosistema articolato che includeva la
familiarità con intricate distese arboree, abitate da numerose presenze –
animali e vegetali, fisiche e spirituali, visibili e invisibili –; esse si
manifestavano anche attraverso la dimensione acustica, in tutti i suoi aspetti.
Nella selva silente esplora i significati culturali di suoni e silenzi
silvestri portando alla luce trame concrete che, in contesti specifici,
legavano indissolubilmente percezioni sensibili ed elaborazioni culturali.
Contents:
Premessa
- I. Orientamenti - 1. Per tracciare la rotta: percezione sonora ed
etnotestualità - 2. In ascolto della
foresta: un’introduzione - II. Primi fruscii, primi silenzi - 3. Piccola
antropologia della foresta altomedievale - 4. Piccola antropologia delle acque
altomedievali - 5. Voces variae
animancium - 6. Silenzio e suoni del paradiso - 7. Il
silenzio come preghiera - 8. Suoni e silenzi visibili - III. Perturbazioni
silvestri - 9. La caccia come esperienza sonora - 10. La caccia silenziosa -
IV. Santi, diavoli e cacciatori - 11. Santa quiete e strepiti satanici - 12. I
santi nella foresta - 13. Incanti silvestri - 14. Il cervo bianco fatato e
silente - 15. Ascoltare la foresta - V. Deserti insulari - 16. Deserti
insulari. Terra - 17. Deserti insulari. Mare - Epilogo -Tavole - Indice dei
nomi.